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OFFICINA VANVITELLI E MUSEO DELLA SETA, COMPLESSO MONUMENTALE BELVEDERE DI SAN LEUCIO
LA CITTà DELLA CONOSCENZA
via Vaccheria 1, 81100 San Leucio Ce
via Vaccheria 1, 81100 San Leucio Ce
A cura di Ornella Cirillo
Nella sede del Belvedere di San Leucio è collocata "Officina Vanvitelli", uno spazio di eccellenza del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli". Un distretto leggero dedicato al Design per la Moda che favorisce lo scouting e la realizzazione dei progetti dei talenti creativi attraverso master, laboratori, seminari, convegni, spin-off e start up.
Il Real Sito di S. Leucio è un complesso monumentale commissionato nel 1635 da Andrea Matteo Acquaviva, feudatario della città di Caserta. Il sito fu poi acquisito da Carlo di Borbone nel 1749, adibito a luogo di svago e di caccia fino alla metà degli anni Settanta, quando Ferdinando IV volle trasformarla in un'impresa moderna per la coltivazione del baco da seta e la produzione di tessuti.
Sotto la direzione dell'architetto Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, il palazzo del Belvedere fu ampliato e abbellito, e furono realizzati i quartieri operai di San Carlo e San Ferdinando, insieme con un gran numero di edifici accessori. Nel 1789 il sito fu dichiarato Real Colonia, soggetta a legislazione rigorosa e personalmente governata dal re, rappresentando così uno dei più interessanti esperimenti sociali del XVIII secolo in Europa. Nel 1844 gli appartamenti reali furono oggetto di un primo intervento di restauro supervisionato da Gaetano Genovese, mentre dieci anni più tardi una serie di lavori ben più complessi furono avviati nei diversi ambienti del Belvedere, determinandone la definitiva configurazione così come rappresentato nella pianta rilevata dall’architetto Agostino Minervini nel 1859.
Nonostante le notevoli difficoltà legate alla diffusione di più moderne tecniche produttive, la gestione privata della fabbrica perdurò sino al 1910, quando fallì l’ultima società assegnataria. Inattivo per oltre un decennio, l’opificio fu rilevato da una famiglia originaria del borgo, che ne mantenne il controllo fino agli anni Settanta del secolo scorso. Dichiarato Bene dell’Umanità dall’Unesco nel 1997, dalla metà degli anni Ottanta il complesso monumentale del Belvedere è stato oggetto di un lungo ed accurato intervento di restauro, concretizzato nel recupero statico degli edifici ormai fatiscenti, riportati all’originario aspetto con l’installazione in situ degli antichi macchinari.
Numero di persone per visita: 30
Accessibilità disabili: sì
Bambini: sì
Animali: sì
Nella sede del Belvedere di San Leucio è collocata "Officina Vanvitelli", uno spazio di eccellenza del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli". Un distretto leggero dedicato al Design per la Moda che favorisce lo scouting e la realizzazione dei progetti dei talenti creativi attraverso master, laboratori, seminari, convegni, spin-off e start up.
Il Real Sito di S. Leucio è un complesso monumentale commissionato nel 1635 da Andrea Matteo Acquaviva, feudatario della città di Caserta. Il sito fu poi acquisito da Carlo di Borbone nel 1749, adibito a luogo di svago e di caccia fino alla metà degli anni Settanta, quando Ferdinando IV volle trasformarla in un'impresa moderna per la coltivazione del baco da seta e la produzione di tessuti.
Sotto la direzione dell'architetto Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, il palazzo del Belvedere fu ampliato e abbellito, e furono realizzati i quartieri operai di San Carlo e San Ferdinando, insieme con un gran numero di edifici accessori. Nel 1789 il sito fu dichiarato Real Colonia, soggetta a legislazione rigorosa e personalmente governata dal re, rappresentando così uno dei più interessanti esperimenti sociali del XVIII secolo in Europa. Nel 1844 gli appartamenti reali furono oggetto di un primo intervento di restauro supervisionato da Gaetano Genovese, mentre dieci anni più tardi una serie di lavori ben più complessi furono avviati nei diversi ambienti del Belvedere, determinandone la definitiva configurazione così come rappresentato nella pianta rilevata dall’architetto Agostino Minervini nel 1859.
Nonostante le notevoli difficoltà legate alla diffusione di più moderne tecniche produttive, la gestione privata della fabbrica perdurò sino al 1910, quando fallì l’ultima società assegnataria. Inattivo per oltre un decennio, l’opificio fu rilevato da una famiglia originaria del borgo, che ne mantenne il controllo fino agli anni Settanta del secolo scorso. Dichiarato Bene dell’Umanità dall’Unesco nel 1997, dalla metà degli anni Ottanta il complesso monumentale del Belvedere è stato oggetto di un lungo ed accurato intervento di restauro, concretizzato nel recupero statico degli edifici ormai fatiscenti, riportati all’originario aspetto con l’installazione in situ degli antichi macchinari.
Numero di persone per visita: 30
Accessibilità disabili: sì
Bambini: sì
Animali: sì
OFFICINA VANVITELLI E MUSEO DELLA SETA, COMPLESSO MONUMENTALE BELVEDERE DI SAN LEUCIO
via Vaccheria 1
Visitabile
Venerdì 18 ottobre 10:30 > 12:30
Durata della visita
120 minuti
Ingresso
Ingresso su prenotazione
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