PASSEGGIATA A BARRA, IL CASALE DELLA SIRENA BICAUDA

A cura di Marco Ferruzzi

Il territorio su cui oggi sorge il quartiere di Barra ha origini antiche, inaspettate per molti napoletani. Già abitato al tempo della Neapolis greca, sconvolto dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., e abbandonato dopo il 500, torna a ripopolarsi quando il ducato napoletano, divenuto autonomo nel 840, riesce a garantire sicurezza e stabilità. Prima dell'anno 1000 troviamo tracce documentali di tre nuclei abitati: Sirinum, Casabalera e Tresano. Questi, divenuti terre demaniali sotto il dominio Svevo (1194-1266), vengono in parte ceduti a ricche famiglie napoletane o "infeudati" durante il periodo Angioino (1266-1442). A questo periodo (1275) risale la cessione, voluta da Carlo I D'Angiò, di parte del territorio del Tresano alla nobile famiglia de' Coczis con la nascita del Casale della Barra de' Coczis. Con il dominio Aragonese (1443-1501) si registra il periodo di massima crescita dei Casali. Sirinum e la Barra de' Coczis si uniscono (1490) dando vita al Casale di Barra, con stemma una Sirena bicauda a significarne l'unione. A questi, nel 1570, si unisce anche Casavaleria, dando vita a un agglomerato che superava i 1000 abitanti. 
 
Il corso Sirena, che in parte verrà attraversato, è la strada più antica del quartiere. La sua attuale configurazione è rappresentata graficamente nella mappa del Duca di Noja del 1755 ma il suo tracciato è assai più antico. Lungo questa strada incontreremo alcuni edifici emblematici del quartiere e scopriremo la sua storia, sulle tracce di uno dei più grandi pittori del Settecento, Francesco Solimena, che proprio nel casale della Sirena Bicauda trascorse l'ultima parte della sua vita.  

Numero di persone per visita: 25
Bambini: sì
Accessibilità disabili: parziale
Animali: sì