REAL ALBERGO DEI POVERI - PALAZZO FUGA

Il Real Albergo dei Poveri, o Palazzo Fuga dal cognome del progettista fiorentino Ferdinando, è uno dei maggiori palazzi monumentali di Napoli e tra le più grandi costruzioni d’Europa. L’ edificio fu commissionato nel 1749 da Carlo III di Borbone per accogliere e recludere i circa 8000 indigenti del Regno allo scopo di contenere crimine e miseria e favorire la loro formazione professionale.

Il progetto prevedeva una lunghezza di oltre 600 metri (contro gli attuali 385 metri) scandita in cinque grandi cortili quadrati, dominati al centro da un’immensa chiesa a sei navate radiali e una cupola di 40 metri d’altezza. Ai lati della chiesa altri cortili assolvevano al principio di separazione e di reclusione tra donne e uomini.

Un simile progetto faraonico richiese un dilatamento dei tempi di realizzazione fin oltre la morte di Fuga nel 1782, passando sotto la direzione di Carlo Vanvitelli e poi di Francesco Maresca: con l’avvento di re Ferdinando IV il progetto fu drasticamente ridimensionamento con la conversione per gran parte in polo manifatturiero, fino alla definitiva interruzione dei lavori nel 1819 e alla realizzazione finale di solo un quinto del progetto iniziale.

Nel tempo il complesso ha cambiato varie identità: da centro di accoglienza e istruzione di orfani e indigenti, a carcere, da scuola di musica a istituto per sordomuti, a centro rieducativo e poi tribunale per i minori, ad archivio e sede di manifestazioni culturali. Oggi, grazie al recente stanziamento di oltre 100 milioni di euro dei fondi PNRR e l’intesa siglata tra Ministero della Cultura e Comune di Napoli per la valorizzazione e la rigenerazione urbana, il Real Albergo dei Poveri è destinato ad accogliere un centro culturale polifunzionale, una seconda sede del museo Mann e la biblioteca nazionale di Napoli con sale lettura e una sala conferenza da 1000 posti.

Numero di persone per visita: 30
Accessibilità disabili: no
Bambini: sì
Animali: no